Stendhal, De l’Amour. 200 anni dopo | 200 ans après

Convegno internazionale nel bicentenario della pubblicazione.

Giovedì 1° dicembre
ore 14.45

Accoglienza dei partecipanti e saluti

Introdurre a De l’Amour | Situer De l’Amour

Presiede Luca Pietromarchi

Roberto Antonelli (Sapienza Università di Roma – Accademia dei Lincei)
Lorenzo Mainini (Sapienza Università di Roma)
Tradizione e modernità nello specchio di De l’Amour

Pausa caffè

Hélène de Jacquelot (Università di Pisa)
De l’Amour 1822. Essai d’orientation

Francesco Fiorentino (Università di Bari)
Alla ricerca dell’erotismo moderno

Venerdì 2 dicembre
ore 9.30


Orizzonti | Horizons

Presiede Alberto Beretta Anguissola

Gioia Paradisi (Sapienza Università di Roma)
Forme dell’amore dall’Antichità e dal Medioevo in De l’Amour

Benedetta Papasogli (LUMSA)
La Rochefoucauld «cristallizzato», o il piacere di amare tra le Maximes e De l’Amour

Pausa caffè

Marco Piazza (Università Roma Tre)
Stendhal e l’amore: alla scuola degli Idéologues e oltre

Alessandra Aloisi (University of Oxford)
«En amour tout est signe»: De l’Amour e gli inizi della psicologia

ore 14.45 – Visita al Museo Napoleonico (su prenotazione)
 
ore 15.45

Dall’esperienza al romanesque | De l’expérience au romanesque

Presiede Vincent Raynaud

Jean-Jacques Labia (Université Paris Nanterre)
Des Journaux à l’essai sur l’Amour. Aller à « Voltaire », revenir de Werther

Xavier Bourdenet (Université de Rennes 2)
De l’Amour ou le roman dans l’essai

Daniela Gallo (Université de Lorraine)
Il bagaglio visivo del lettore del De l’Amour

Sabato 3 dicembre
ore 9.30

Résonances | Risonanze

Presiede Gianfranco Rubino

François Vanoosthuyse (Université de Rouen)
Théorie de l’amour et identité de genre

Maria Scott (University of Exeter)
Des Lettres sur la sympathie à De l’Amour : une dette inavouée ?

Pausa caffè

Benedetta Bini (Università della Tuscia)
William Hazlitt, De l’Amour e il silenzio di Albione

Franco D’Intino (Sapienza Università di Roma)
In voluptate psychologica. Risonanze del De l’Amour in Italia

Conclusione dei lavori

BROCHURE

Il convegno si può seguire anche online:
Giovedì 1 dicembre
Venerdì 2 dicembre
Sabato 3 dicembre

Per una giustizia ri-generativa e di pace.

Médias & Viralité

Colloque international


Les styles tardifs de la poésie

Colloque international

Presentazione de “I martiri ignorati” e “Wann-Chlore” di Balzac

Presentazione dei due libri
I martiri ignorati
Wann-Chlore

Traduzione e cura di Mariolina Bertini
introduzione di Alessandra Ginzburg
(Edizioni Clichy)

Intervengono
Francesco Spandri
Agnese Silvestri

Saranno presenti
Mariolina Bertini
Alessandra Ginzburg

Il fascismo e l’immagine dell’impero di Luca Acquarelli

Presentazione del libro

Il fascismo e l’immagine dell’impero
di LUCA ACQUARELLI
(Donzelli editore, 2022)

Intervengono
Giovanni Fiorentino
Laura Iamurri

Modera
Antonio Rafele

Sarà presente l’autore

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Giulio Aristide Sartorio. Il ritorno di Raffaello. A cura di Cecilia Gibellini

Presentazione del libro

Giulio Aristide Sartorio. Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis, a cura di Cecilia Gibellini.

Intervengono
Riccardo D’Anna
Stefania Frezzotti
Michela Sartorio Romani

Sarà presente la curatrice.

Fascismo e antifascismo tra Italia e Francia

Riflessioni a un secolo dalla “Marcia su Roma”

Saluti istituzionali:
Roberto Antonelli , Presidente della Fondazione Primoli
Alessandro Giacone, Vicepresidente dell’Associazione Italiques
Miguel Gotor, Assessore alla cultura del Comune di Roma

Tavola rotonda moderata da Corrado Augias

con la partecipazione di Antonio Bechelloni, Paolo Carile, Patrizia Dogliani, Alberto Toscano.

In occasione dell’uscita dei volumi:
Alberto Toscano, Mussolini, “un homme à nous”. La France et la marche sur Rome,
Armand Colin, Parigi 2022.
Sergio Carile, Journal de guerre : entre la Lunigiana et la Garfagnana, à travers la Ligne gothique, a cura di Paolo Carile, prefazione di François-Xavier Cuche, Weyrich, Bruxelles 2022.
Patrizia Dogliani, Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, n.e. Utet-De Agostini, 2022 (ed. francese: UGA Éditions, Grenoble 2020).
Antonio Bechelloni, Vittorio Foa, note per una biografia, Raineri Vivaldelli, Torino, 2020.
Costanza Stefanori, a cura di, L’Italia del Père-Lachaise. Vite straordinarie degli italiani di Francia e dei francesi d’Italia, Skira, Milano 2020.

LOCANDINA

COMUNICATO STAMPA

“Bellini” di Fabrizio Della Seta

Presentazione del libro “Bellini” di Fabrizio Della Seta

Intervengono
Gloria Staffieri
Fabrizio Della Seta

Fabrizio Della Seta, professore emerito del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università di Pavia, Cremona, è condirettore della “Edizione critica delle opere di Vincenzo Bellini” (Milano, Ricordi), presidente del Comitato scientifico della Fondazione Bellini-Centro Studi Belliniani  di Catania e presidente della “Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani”. Ha curato edizioni di opere di Verdi (La traviata, 1997), Rossini (Adina, 2000) e Bellini (I Puritani, 2013, premio Claude V. Palisca 2014 della American Musicological Society per la migliore edizione critica). Tra le sue numerose pubblicazioni, che coprono la storia della musica dal Tre al Novecento, si ricordano: Italia e Francia nell’Ottocento (Torino, EDT, 1993), Beethoven: Sinfonia Eroica. Una guida (Roma, Carocci, 2004), “.. non senza pazzia”. Prospettive sul teatro musicale (Carocci, 2008; anche in inglese: Not without Madness: Perspectives on Opera, Chicago, University of Chicago Press, 2013), Bellini (Milano, il Saggiatore, 2022).

Gloria Staffieri è autrice di numerosi saggi incentrati prevalentemente sul teatro musicale dei secoli XVII -XIX, con particolare riguardo allo studio dei fenomeni di transfert culturale e d’interrelazione tra opera francese e opera italiana. Tra le sue pubblicazioni: Colligite Fragmenta. La vita musicale a Roma negli Avvisi Marescotti (Lucca, LIM, 1991); Musicare la Storia. Il giovane Verdi e il grand opéra (Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2017; Premio internazionale Rotary Club Parma); Un teatro tutto cantato. Introduzione all’opera italiana (Roma, Carocci, 2012, 202111); L’opera italiana, I, Dalle origini alle riforme del secolo dei Lumi (1590-1790) (ivi, 2014, 20222) e, recentissimo, L’opera italiana, II, Dalle origini alle riforme del secolo dei Lumi (1590-1790) (ivi, 2022).

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

“Maestro delle mie brame. Alla ricerca di Federico Caffè” di Daniele Archibugi.


Introduce e modera Roberto Antonelli.

Intervengono Giovanna Melandri e Marco d’Eramo.
Sarà presente l’Autore.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

E’ vivamente consigliato l’uso della mascherina.

DALLA RES PUBLICA ALLA REPUBBLICA: TRA ANTICHITÀ E MODERNITÀ

Ciclo di quattro conferenze della professoressa Claudia Moatti (Université Paris 8 e University of Southern California, Los Angeles)

Per la sesta edizione delle “Lectures méditerranéennes” a Roma, l’École française de Rome invita Claudia Moatti, professoressa emerita di storia romana presso l’Université Paris 8 e professoressa all’University of Southern California (Los Angeles). 

Le sue quattro conferenze, il 3, 10, 17 e 24 ottobre 2022, verteranno su Dalla res publica alla repubblica: tra antichità e modernità.

Questa serie di conferenze proporrà un approccio alla “cosa pubblica” o res publica attraverso il linguaggio. Le lingue veicolano visioni diverse del mondo, che le traduzioni il più delle volte non riescono a esprimere; ma ognuna di esse è anche attraversata, almeno in alcuni momenti, da conflitti di senso difficili da percepire per la straordinaria continuità delle parole della politica e per la copertura di questi conflitti da parte delle narrazioni dominanti. Cercheremo quindi di portare alla luce le tensioni tra continuità e discontinuità, tra conflitti di significato e questioni concrete, per comprendere meglio la loro storicità.
Affronteremo quattro questioni al centro della nostra contemporaneità, cercando di vedere quali nozioni e pratiche antiche, e più specificamente romane, e la loro riformulazione in alcuni periodi successivi, ci permettono di capire il nostro tempo.

Ciclo organizzato dall’École française de Rome in partenariato con l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut français Italia, il Museo Nazionale Romano, la Fondazione Primoli e l’Institut français – Centre Saint-Louis.
Le conferenze si terranno in lingua francese con traduzione simultanea in italiano.

Claudia Moatti

Claudia Moatti, già allieva dell’École normale supérieure, membro dell’École française de Rome e dell’Institut universitaire de France, è professoressa emerita presso l’Université Paris 8, e Professor of Classics and Roman Law presso la University of Southern California (Los Angeles).
Claudia Moatti ha studiato le trasformazioni intelletuali alla fine della Repubblica romana (La raison de Rome, Paris, Seuil, 1997), gli archivi dello Stato romano (Archives et partage de la terre dans le monde romain, 1993) e ha diretto un programma internazionale sul controllo degli uomini e dei territori nel Mediterraneo (La mobilité des personnes en Méditerranée, de l’Antiquité à l’époque moderne. Procédures de contrôle et documents d’identification, tre volumi pubblicati nel 2004-2007-2009). Il suo ultimo libro (Res publica, Parigi, Fayard 2018) analizza il processo di formalizzazione della « cosa pubblica » a Roma, dalla Repubblica all’Impero.
Le sue attuali ricerche si concentrano anche sull’esperienza della mobilità nel mondo romano.

PROGRAMMA DELLE CONFERENZE


1. Al centro della cosa pubblica, il conflitto

LUNEDì 3 OTTOBRE 2022
Ambasciata di Francia in Italia, Palazzo Farnese
18.30 – 20


Prenotazione obbligatoria per la conferenza inaugurale entro il 28 settembre tramite il formulario online →

2. “La cosa pubblica è la cosa del popolo”

LUNEDì 10 OTTOBRE 2022
Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps
18 – 19.30

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online

3. L’altro nella res publica

LUNEDì 17 OTTOBRE 2022
Fondazione Primoli
17.30 – 19

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online

4. Libertà e diritto, dal républicanisme alla res publica

LUNEDì 24 OTTOBRE 2022
Institut français – Centre Saint Louis
18 – 19.30

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online

D’après

50×40
18 artisti per 18 dipinti amati da Marcel Proust (1922-2022)

A cura di Paolo Giorgi

LA MOSTRA

L’uomo dell’anno, Marcel Proust moriva giusto cento anni fa nel novembre del 1922. La sua opera maggiore, la fluviale A la recherche du temps perdu (il romanzo più lungo al mondo) vide il suo primo tomo pubblicato a spese dell’autore, ma al secondo, toccò il Premio Goncourt. Paolo Giorgi pittore che si attiva coinvolgendo colleghi in mostre collettive, laddove un anniversario riguardi una sua passione (l’ultima mostra è stata ordinata sui cento anni dalla scoperta della tomba del Faraone fanciullo Tutankhamon), traendo spunto dai due leitmotiv che percorrono l’opera proustiana, la musica e la pittura,  da quest’ultima, da alcuni dei singoli dipinti dei grandi maestri cui il narratore ricorre con i più svariati pretesti, Giorgi ha tratto l’idea per altrettanti d’après 50×40,  da “commissionare” agli artisti invitati, 18 in tutto, compresi due giovanissimi, per imbastire una mostra assai originale e stimolante che è stata accolta con favore dai vertici della Fondazione Primoli che la ospiterà nei suggestivi locali della Sala Belvedere a Palazzo Primoli in Via Zanardelli 1, dal 14 ottobre.  D’après, francesismo che sta per “tratto da”, è uno stimolante esercizio del fare intorno ad un’opera preesistente, che il pittore è chiamato a rielaborare. Gli antichi copiavano esercitandosi, d’après, figlio della modernità è interpretare, opera originale e autonoma, pratica artistica e libertà che solo la pittura possiede restituendo liberi sia l’immaginazione che la creazione. Il catalogo della mostra disegnato da Sycamore Architecture Research è introdotto da una cronaca dello stesso Giorgi, sulla genesi della mostra, mentre si avvale di un preziosissimo ed esaustivo saggio di Daria Galateria dal titolo Proust, dai pastiches al d’après, un percorso che sapientemente ci accompagna dalla necessità dello scrittore di costruirsi “la propria lingua”, fino al suo smalto finale, unico e universale. Nel medesimo giorno dell’inaugurazione della Mostra, sempre presso i suggestivi locali della Fondazione Primoli dalle ore 17 si terrà, introdotta dal Prof. Roberto Antonelli, e a cura di Fabio Castriota, una discussione sul tema: Riflessioni psicoanalitiche e letterarie sull’opera di Marcel Proust con interventi di Daria Galateria, Marina Breccia, Alberto Beretta Anguissola e Andrea Baldassarro.

Gli artisti
Raniero Botti
Aurelio Bulzatti
Valeria Cademartori
Silvia Codignola
Ennio Calabria
Gioxe de Micheli
Stefania Fabrizi
Mario Fani
Paolo Giorgi
Pierluigi Isola
Massimo Livadiotti
Luca Morelli
Franco Mulas
Daniela Pasti
Mauro Reggio
Salvo Russo

e i giovani talenti

Gianluca Aronni
Nastasya Voskoboynikova

Inaugurazione 14 ottobre 2022 ore 18,30
La mostra sarà aperta dal 14 ottobre al 4 novembre 2022  

Orari:
-dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14,30 alle ore 17

Paolo Giorgi
da Sandro Botticelli
Sefora, la figlia di Jetro

Raniero Botti
da J. A. McNeill Whistler
Notturno in blu e oro

Valeria Cademartori
da Domenico Ghirlandaio
Vecchio con nipote


Gli artisti

Raniero Botti
architetto assai apprezzato per la sua arditezza del concept nella progettazione delle varie hotellerie che sono la sua alta distinzione professionale, è nato a Roma nel 1960. La sua costante tensione nella ricerca di nuove soluzioni contemporanee non è disgiunta dall’indagine serrata sulla fotografia, i cui risultati sono esposti in mostre personali e collettive tra Roma, Grosseto, Sperlonga, Il Frantoio di Capalbio in dedica ad Armando Trovajoli. L’ombra e i volumi sono la sua interiorità, interpretati sapientemente nelle suggestioni dello spazio e delle proporzioni sia dalla fotografia e da tempo, segretamente, confluiti nella pittura, esposta per ora in autorevoli collettive a Sperlonga per L’infinito di Leopardi, alla galleria Piazza di Pietra a Roma per i Cento anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon e come Art sur l’herbe a Capalbio.

Aurelio Bulzatti
nasce ad Argenta (Ferrara) nel 1954, si trasferisce a Roma nell’1980 per collaborare, con tre personali (1983, 1984, 1987) con la galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. È invitato nel 1984 alla XLI Biennale di Venezia, Aperto 84. Con due mostre personali (1991,1995) collabora con la galleria Netta Vespignani di Roma.  È invitato a due Quadriennali di Roma, Palazzo delle Esposizioni, nel 1986 e 1996. Nel 2005 la Galleria comunale di Ciampino, Roma, gli organizza una retrospettiva, con oltre 40 opere. Nel 2008 un’altra retrospettiva al comune di Argenta, Ferrara, dal titolo “Passaggi”; è al MMACRO di Roma nel 2010 in “Arte a Roma 1960-2000” e al Museo d’arte contemporanea MAXXI nel 2014 al convegno “Partorire con l’arte, l’arte di partorire”. Nel 2010 è invitato alla LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Nel 2016 è invitato alla collettiva Matchless Gifts al Bhakti Center di New York.  E nel 2019 ha dipinto tre quadri all’interno della rassegna “ATELIER” al Museo d’arte contemporanea MACRO di Roma.

Valeria Cademartori
nasce a Roma nel 1970. Dal 1997 collabora con la Galleria ll gabbiano di Roma, con la qual realizza diverse mostre personali, presentate da Emilio Garroni, Alessandro Riva, Marco Di Capua, Duccio Trombadori. fino al 2010. Espone anche in altre gallerie italiane, tra cui la Galleria Forni a Bologna, la Ceribelli a Bergamo, e in gallerie internazionali, partecipando a mostre collettive in Cina, in Turchia, alla Fiera di New York, a Berlino. Hanno scritto di lei inoltre Ruggero Savinio, Costanzo Costantini, Maria Egizia Fiaschetti, Flavia Matitti, Roberto Gramiccia. Nel 2011 ha partecipa alla Biennale di Venezia, a Palazzo Venezia a Roma. Nel 2009 vince il Premio Catel, Roma, Terzo Premio. Nel 2004 vince il Premio Città di Monaco, al XXXVI Prix International d’Art Contemporain de MonteCarlo. Alcune sue opere fanno parte della Raccolta d’Arte della Direzione Nazionale della CGIL.

Ennio Calabria
nasce a Tripoli nel 1937. Vive e lavora a Roma. È del 1958 la sua prima personale alla galleria La Feluca di Roma. Nel 1961 è tra i fondatori del gruppo “Il pro e il contro”. Considerato tra i pittori più significativi del periodo, tra gli anni Sessanta e Settanta vive profondamente il rinnovamento della cultura artistica e partecipa a molte rassegne internazionali tra cui la Quadriennale di Roma e la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Tiene la sua prima antologica alla Rotonda della Besana a Milano nel 1985; due anni dopo a Roma a Castel Sant’Angelo. Negli ultimi anni realizza alcune importanti mostre, tra queste: Palazzo Pubblico di Siena; Reggia di Caserta, Palazzo dei Normanni a Palermo. Nel 2017 è uscito il primo libro a lui dedicato da Ida Mitrano Ennio Calabria. Nella pittura la vita, edizioni Bordeaux. Nel corso della sua attività artistica Calabria ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Silvia Codignola
è nata a Ivrea, vive a Roma. Lavora prevalentemente con media tradizionali – pittura ad olio e tempera all’uovo, acquarello, creta, gesso. Per molti anni ha insegnato allo IED di Roma. Dal 1996 ha esposto i suoi lavori in gallerie private e musei, come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2004) e il Padiglione Italia della Biennale di Venezia (2011). Ha prodotto lavori su commissioni private e pubbliche. Tra gli altri il mosaico della fontana di Piazza San Cosimato a Roma, tre grandi quadri per Il Tempo (quotidiano di Roma) e opere per Francesco De Gregori e Paolo Sorrentino. “Autobiografia della madre” è stata la sua ultima mostra personale, al Museo Bilotti di Roma curata da Lea Mattarella, con catalogo pubblicato da Quodlibet. A Ottobre e Novembre 2022 sarà artista in residenza presso I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies.

Gioxe De Micheli
è nato a Milano il 27 gennaio 1947. Giovanissimo è andato “a bottega” da due tra i più rappresentativi esponenti del “Realismo esistenziale”, Giovanni Cappelli e Giuseppe Martinelli, in seguito, a Brera, sotto la guida di Gianfilippo Usellini, ha frequentato i corsi di Decorazione e Affresco. Di lui hanno scritto critici e poeti: da Raffaele De Grada, Giovanni Testori, Dino Buzzati, Luigi Carluccio, Raffaele Carrieri e Rossana Bossaglia, a Giorgio Seveso, Giovanni Raboni, Elena Pontiggia, Vivian Lamarque, Gianfranco Bruno e Chiara Gatti. Nel 1994 ha realizzato un grande trittico per il Palazzo di Giustizia di Milano e nel 2001 a Collodi, un murale per la Fondazione Pinocchio. Dal 2013, il suo Polittico della Maternità, trova definitiva collocazione nella chiesa di San Biagio a Camaiore (LU). Sue opere si trovano nell’Ospedale nuovo di Grosseto e nella Parrocchia di San Luca Evangelista a Milano. Vive e lavora a Milano.

Stefania Fabrizi
vive e lavora a Roma. Ha partecipato a mostre personali, collettive e pubbliche: Zisa (PA) – Palazzo Esposizioni (RM) – Museo d’Arte Paolo Pini (RM) -Ex Mattatoio (RM) -Trevi Flash Art Museum – Tokyo Museum – Parlamento Europeo Bruxelles – Museo del Corso (RM) – Cartiere Vannucci (MI) – Flower East Gallery di Londra – Mahmoud Khalil Museum, Cairo. Tra le mostre degli ultimi anni segnala: Arte Italiana per il XXI secolo, Palazzo del Ministero degli Affari Esteri, (RM) – On thè edge of Vision. New idioms in indian & italian contemporary art, Victoria Memorial Hall, Calcutta – Cantiere in corso, ARATRO Università degli Studi del Molise (CB) – Arte Italiana, Palazzo Reale (MI) -Artiste in Italia nel XX secolo, Palazzo Mediceo, Seravezza (LC) – Quadriennale d’arte (RM), Palazzo Esposizioni (RM) ~Artisti Italiani e Cinesi a confronto, Padiglione Italia, Expo Shanghai. Shanghai – Workshop Istituto di Cultura Italiano a Tripoli –I Guerrieri della Luce MAAM (RM) – Bienal Fin del Mundo, Buenos Aires – 2015: Linee di Confine, Museo Bilotti (RM) – Workshop Istituto Italiano del Cairo.

Mario Fani
nasce a Poppi (AR) nel 1950. Autodidatta, inizia la sua attività espositiva nel 1990 con una mostra personale nel castello dei Conti Guidi di Poppi. Nel 1997, dall’incontro con il critico d’arte Arnaldo Romani Brizzi, nasce una collaborazione con la galleria il Polittico, da lui diretta in collaborazione con Massimo Gaggiano. Nel 1999 vi terrà la prima personale, e per oltre 20 anni, fino alla sua chiusura, parteciperà a tutte le mostre collettive che la galleria organizza, in sede, in spazi museali prestigiosi in Italia e all’estero. Negli stessi anni inizia la collaborazione con la Galleria Rieder di Monaco di Baviera e con la Galleria Brugger di Berna, presso le quali ancora espone. Le opere dell’artista sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra cui la Collezione Permanente del Senato della Repubblica Italiana.

Paolo Giorgi
nato a Grosseto nel novembre 1940, vive a Roma. Un ciclo di dipinti su La montagna incantata di Thomas Mann nel 1984, lo pone all’attenzione della critica più provveduta. Mostre personali in gallerie di Milano, Brescia, Genova, Ferrara, Bologna, Roma, è invitato a tre edizioni della Quadriennale 1988, 1989, 2005 ed è del 2011 quello alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia alle Corderie dell’Arsenale. Nel 2018, presso la Sala delle Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica, è ordinata la mostra del suo ciclo di dipinti in dedica al melologo di Richard Strauss Enoch Arden. Nel 2018 espone presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, 12 Acquerelli sulla figura di Gustav Mahler, mostra che sarà ospitata nel 2019 presso il Kulturzentrum di Toblach-Dobbiaco. Nel 2022 espone in una mostra di acquerelli presso la Galleria Civico 1 di Carrara. Sue opere sono in collezione presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna, i Musei Capitolini, il Macro di Roma.

Pierluigi Isola
è nato a Roma, città dove vive e lavora. Figlio d’arte, inizia molto presto a frequentare la pittura nello studio paterno dove ha occasione di frequentare artisti come Renzo Vespignani, Riccardo Tommasi Ferroni, Angelo Canevari, Romano Parmeggiani. È stato allievo di Piero Guccione, Alberto Ziveri, Marcello Avenali e Nato Frascà. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero; tra le gallerie private con cui ha collaborato: Galleria Falteri, Firenze; Galleria Porta Latina, Roma; Centro culturale Le Muse, Andria; Libreria Galleria La Conchiglia, Capri; Nathalia Laue Galerie & Edition, Francoforte sul Meno; Galleria Don Chisciotte, Roma; Galleria Giulia, Roma; Galleria La Nuova Pesa, Roma. Ha esposto alla XII Quadriennale di Roma e alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Corderie dell’Arsenale, Venezia. Collezioni pubbliche e istituzioni: MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma; Istituto Centrale per la Grafica, Roma;Camera dei Deputati, Roma; Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea,Gaeta;Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano; Basilica di S.Clemente a Roma.

Massimo Livadiotti
nato in Libia, vive e lavora a Roma. Principali mostre personali in Italia (Milano, Roma, Bologna, Parma, Latina, Alessandria…), due antologiche presso il Museo Petofi di Budapest (1997) e presso la Societad Nationales de Belas Artes di Lisbona (2000). Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma, alla mostra ‘Giganti’ al Foro di Nerva a Roma nel 1999 e nel 2010 alla LXI edizione del Premio Michetti a Francavilla a Mare.“Temi dechirichiani nella pittura di Massimo Livadiotti: gli anni 80” tesi di laurea presso la Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma (A.A. 2004/2005); e “Massimo Livadiotti”, tesi monografica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania (A.A.2007/2008).  Collezioni pubbliche e private: Collezione della Farnesina, MACRO di Roma, Collezione Bulgari, Collezione Agrati, l’Istituto Pontificio di Archeologia Sacra a Roma, la Sede Centrale INPS di Roma.

Luca Morelli
nasce a Roma, consegue nel 1990 il diploma di pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma.  L’inizio della sua attività espositiva parte nel 1999 a Roma, seguiranno diverse esposizioni sino alla collaborazione a partire dal 2006 con la Galleria Il Polittico di Roma. È da ricordare con la stessa galleria la sua mostra personale “Il principio del risveglio” del 2010. Seguiranno altre mostre personali, nel 2017 con la Galleria KoArt di Catania e nel 2019 con la galleria  28 Piazza di Pietra a Roma. Tra le collettive si ricorda: “Nuovi Pittori della Realtà” 2007 Pac- Milano, “Contemplazioni” Castel Sismondo Rimini, nel 2016 “per Whielm Hammershoi” a Roma presso Hotel Art, le più recenti nel 2019: “La stanza segreta” dalla Collezione Caggiano, Gualdo Tadino (PG). Nel 2016 un suo dipinto viene acquisito dal  MEAM – Museu Europeu Art Modern di Barcellona. Nel 2017 gli viene assegnato il  2° Premio nella rassegna internazionale “44° Premio Sulmona. Vive e lavora a Roma.

Franco Mulas
nasce a Roma nel 1938 dove presso l’Accademia di Francia studia Pittura. Nel 1989 consegue il Premio Presidente della Repubblica dell’Accademia di San Luca. Si susseguono importanti mostre personali in gallerie e musei: Galleria La Nuova Pesa a Roma, Bergamini e Trentadue a Milano, Forni a Bologna e Cà D’oro ancora a  Roma. E’ presente nel 1981 alla mostra Arte e critica presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nel 1991 viene ordinata una sua mostra antologica presso il romano Palazzo Braschi, nel 1998 al Palazzo dei Priori di Volterra un omaggio al suo lavoro dal 1980 al !998. E’ invitato alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Milano, al Premio Fiorino a Firenze, alla Biennale di Venezia. Due collettive prestigiose lo annoverano tra gli espositori: Pittura Italiana a Vienna e poi a Varsavia e Arte Italiana a San Paolo del Brasile. Nel 2013 espone presso il romano Museo Bilotti e nel 2017 al Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno ed è annunciata, per il 16 dicembre 2022, una sua mostra antologica a Sassoferrato. 

Daniela Pasti
inviata culturale del quotidiano La Repubblica, ha sempre segretamente coltivato la pittura sino alla sua prima mostra personale, ordinata da Claudio Strinati, presso il romano Castel Sant’Angelo. Seguono partecipazioni a collettive di prestigio e a tema come il bicentenario di Verdi all’Auditorium della Conciliazione a Roma e alla Galleria Cà d’Oro di Miami (USA), l’omaggio a Giorgio Morandi tra l’Art Hotel di Roma e il Comune di Grosseto come anche tributi all’opera di W.Hammerschoi, Armando Trovajoli, Mary Shelley, Daniel Defoe e Federico Fellini. Una sua personale è ospite della Maison d’Italie a Parigi nel 2014. A Sperlonga, presso la Torre Truglia, nel 2019 è tra gli invitati ad evocare in una collettiva, il bicentenario de L’infinito di Leopardi o a Roma alla Galleria Piazza di Pietra per i cento anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon, nel 2022.

Mauro Reggio
è nato a Roma nel 1971. La passione per la pittura avuta sin da subito lo porterà nel 1993 al conseguimento del diploma di laurea con lode all’Accademia di Belle Arti della sua città. Risalgono a quel periodo i primi contatti con mercanti e galleristi. Negli anni successivi si concentra soprattutto sul paesaggio urbano di cui esalta prospettive e architetture spogliandole dei segni e della presenza dell’uomo per metterne in evidenza le geometrie e i colori, le trasforma nel vero e unico soggetto del quadro: tangenziali e gasometri, palazzi barocchi e archeologie industriali ritratti in un presente senza tempo. Molte sono le esposizioni personali e collettive sia in Italia che all’estero in gallerie di prestigio, musei e spazi istituzionali, con due partecipazioni alla Biennale di Venezia (2011 e 2015).
I suoi dipinti sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private tra le quali si segnalano quella della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (Macro), la Collezione Farnesina presso il Ministero degli Affari Esteri, quella del Senato sella Repubblica Italiana. Vive e lavora a Rocca di Papa (RM).

Salvo Russo
nato ad Acicastello (CT) nel 1954, docente di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Nel corso del 2005 una sua opera è stata acquisita nella collezione del Senato della Repubblica Italiana, Palazzo Madama. Nel 2011è invitato alla 54° Biennale di Venezia. Ha esposto e collaborato con la Galleria Gian Ferreri di Milano e con Il Polittico di Roma. Ha eseguito copertine per la LUISS di Roma . Fra le principali mostre personali e collettive: Complesso Santa Chiara (NA) / Pal dei Capitani – Ascoli, Mole Vanvitelliana -Ancona, MAXXI– Roma, Palazzo Reale- Milano, Reggia di Caserta, Palazzo Venezia, Dallas-Mosca, Città del Vaticano. Bulgari – Tokio – Kioto / Citizen Col. Foundation -New York, Londra, Bruxelles, Barcellona, Stoccarda,  Barbizon , Myconos , Zagabria, Melburne,  Oostende,  Ancara,  Bucarest, Cairo,  Grenoble, Beirut,  Towsville,  Brisbane,  Damasco,  Lubiana,  Budapest,  ecc.

I giovani talenti

Gianluca Aronni
nasce nel 1987 a Roma dove frequenta sia il Liceo Artistico che successivamente l’Accademia di Belle Arti. Nel frattempo è invitato da Carla Mazzoni a due importanti collettive come “I percorsi dell’anima” e “Ut pictura poesis” presso la Galleria i Preferiti. È presente nei “Self portraits” presso l’Accademia di Belle Arti sempre a Roma, quindi espone alla Galleria Latina a cura di Pierluigi Berto per “Sulle tracce di Ingres” e “Nel cerchio di Moreau” tra il 2018 e 2019. Intanto, nel 2014 aveva tenuto la sua prima mostra personale presso la Galleria Spazio 23, a cura di Roberto Maria Siena dal titolo assai evocativo della sua tendenza estetica: “L’arcadia travolta da Ossian

Nastasya Voskoboynikova
nata in Russia nel 1985, nel 2007 si iscrive all’Accademia di Pittura, Scultura e Architettura di Iliya Glazunov a Mosca, una delle più famose Accademie della Russia. Già nei primi anni di studi i suoi lavori sono acquisiti dalla collezione permanente del museo dell’Accademia e pubblicati nell’Enciclopedia della storia dell’Accademia. Fra il 2008 e il 2010 collabora con i musei russi (Galleria Tret’jakov e Ermitage di San Pietroburgo) dove effettua numerose copie dei capolavori dei maestri del passato. Nel 2011 si trasferisce in Italia, dove prosegue la sua formazione nell’Accademia di Belle Arti di Roma. La collezione permanente dei Musei Vaticani acquisisce un suo disegno. Partecipa a mostre collettive contemporaneamente anche in Russia e in Cina in spazi espositivi importanti come Manege di Mosca e di San Pietroburgo e Dingyuang International Art Center di Pechino. Le sue opere si trovano presso collezioni private in Russia, Italia, Vaticano, Cina, Irlanda, Francia, Spagna e Messico.