Presentazione del libro
Questo visibile raggio di buio di Fabio Castriota (Alpes Italia, 2024)
Interventi di
Lorena Preta
Maria Serena Sapegno
Modera Riccardo Giagni
Letture di Gianni Garko e Maria Libera Ranaudo
Sarà presente l’Autore.

Il pomeriggio di studio Vergini savie e vergini stolte. Sartorio, Primoli e D’Annunzio: tre personaggi intorno a un trittico si concentra sullo straordinario “Trittico delle vergini savie e delle vergini stolte” dipinto da Giulio Aristide Sartorio tra il 1890 e il 1891. Inizialmente commissionata da Giuseppe Primoli, l’opera è quasi lo snodo di un’intera stagione culturale, tra i codici espressivi del simbolismo e la sperimentazione artistica su temi iconografici della tradizione. L’idea e la composizione del Trittico diventano allora un episodio emblematico al cui interno la poetica dannunziana, la committenza aristocratica e la pittura di “fine secolo” si ritrovano concretamente insieme, per dar vita a un’opera che rappresenti il loro nuovo immaginario. Il pomeriggio di studio affronterà il complesso di questi temi in prospettiva storico-letteraria e storico-artistica, per indagare e per fissare un momento unico di storia culturale. Sarà l’occasione per tornare sull’opera alla luce dell’importante documentazione d’archivio – epistolare, fotografica e letteraria – conservata presso la Fondazione Primoli, in quelle stesse stanze che, quando se ne progettava l’esecuzione, avrebbero dovuto accogliere il Trittico.
Letizia Norci Cagiano (Direttrice della Fondazione Primoli), Introduzione ai lavori
Lorenzo Mainini (Sapienza Università di Roma), Vergini savie e vergini stolte nelle carte Primoli: committenza e immaginario
Francesco Parisi (Accademia di Belle Arti, Macerata), Precisazioni su Giulio Aristide Sartorio, il revival bizantino e le tendenze neorinascimentali alla fine del XIX secolo.
Jessica Calipari (Università degli studi del Molise), La parabola (iconografica) delle vergini sagge e delle vergini stolte
Cecilia Gibellini (Università del Piemonte Orientale), La «Parabola delle vergini» di D’Annunzio: il Vangelo, il Cantico dei Cantici e il trittico di Sartorio
Edoardo Maggi (PhD Storia dell’arte, Sapienza Università di Roma), Sartorio, i Primoli e l’immagine fotografica
Presentazione del romanzo La notte brava di Kant e Casanova di Daniele Archibugi (Neri Pozza, 2024)
Saluta e presiede Roberto Antonelli, presidente della Fondazione Primoli
Dialogano con l’autore
Giorgia Battaglia, Officina Pasolini
Marco Tullio Giordana, regista e scrittore
Giacomo Marramao, filosofo, Università Roma Tre
Introduce Maria Serena Sapegno, studiosa di letteratura italiana, Sapienza Università di Roma
Letture dal libro di Vittorio Allegra e Federico Mussumeci (Officina Pasolini), drammatizzazione e regia di Giorgia Battaglia
Presentazione del libro 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗮 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮.
A cura di 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼, 𝗠𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗠𝗮𝗳𝗳𝗶𝗼𝗹𝗶 𝗲 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗼𝗿𝘁𝗮
(𝗣𝗲𝗮𝗿𝘀𝗼𝗻 𝗲𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲)
Introduce e coordina
𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗮 𝗕𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶
Intervengono
𝗧𝗼𝗺𝗺𝗮𝘀𝗼 𝗖𝗮𝘀𝗶𝗻𝗶
𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗥𝗮𝗴𝗼𝗻𝗲
Conclude
𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗔𝗯𝗿𝘂𝘇𝘇𝗲𝘀𝗲
Saranno presenti i curatori e gli autori del volume.
La Fondazione Primoli è lieta di presentare la mostra Vestige, un progetto personale
dell’artista Alice Pasquini, in programma dal 23 gennaio al 14 febbraio 2025.
L’esposizione nasce come incontro tra passato e presente, in cui l’arte interpreta la
memoria attraverso una narrazione visiva che intreccia storia e contemporaneità.
Il dialogo che Alice Pasquini instaura con il patrimonio fotografico Primoli si traduce in un
racconto sulle vestigia: le tracce di un passato che, nonostante il trascorrere del tempo,
continua a parlarci.
Ispirandosi a una selezione di fotografie custodite nella Fondazione, la cui eredità culturale
vive ancora oggi nell’archivio che porta il suo nome, Alice rievoca frammenti di un mondo
aristocratico in bilico tra il fasto e la decadenza. Sguardi malinconici, abiti sontuosi e scorci
urbani affiorano come testimoni di un’epoca ormai lontana, una riflessione profonda sulla
bellezza effimera del tempo che passa e sulle tracce che lascia.
I ritratti femminili scattati da Giuseppe Primoli e impressi su vetro, documentano un’epoca:
rappresentano figure enigmatiche ed eleganti che, nei loro costumi, incarnano la Roma
dell’Ottocento. Le figure femminili, protagoniste indiscusse del linguaggio visivo di Alice,
assumono un ruolo centrale nel trasformare le immagini fotografiche in reliquie
contemporanee in bilico tra oblio e riscoperta.
Come un ponte visivo tra passato e presente, Alice ha creato una serie di opere su tessuto
che diventano medium simbolici e si stendono nella biblioteca come stendardi, simili a
fantasmagorie, evocanti la fragilità e la bellezza della memoria. Immagini che vibrano di
stratificazioni e trasparenze trasformano la biblioteca in un luogo di memoria attiva, dove
la Roma dell’Ottocento si riflette nella metropoli di oggi.
L’artista restituisce nuova vita alle immagini d’archivio, in una riflessione profonda sulla
bellezza che risiede nel decadimento e sulla complessità del tempo che scorre. Attraverso
collage visivi che evocano il carattere sfuggente della memoria e mescolano volti, parole e
scorci urbani di una città allagata – testimone di un tempo in cui gli argini del Tevere
ancora non esistevano – lo spettatore è invitato a interrogarsi su ciò che rimane e ciò che
cambia, il mistero delle vestigia che continuano a parlarci attraverso il silenzio.
VERNISSAGE:
Giovedì 23 gennaio dalle ore 17:00.
Chiusura ore 21:00.
Informazioni pratiche
La mostra “Vestige”, a cura di Giulia Trionfera, sarà visitabile dal 23 gennaio al 14
febbraio 2025
L’ingresso è gratuito nei seguenti orari di apertura
lunedì – venerdì 09:30 –13:00 / 14:00 –17:00
sabato – domenica chiuso
APERTURE STRAORDINARIE
Sabato 25 gennaio e sabato 8 febbraio, ore 10:00-13:00
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale della Fondazione Primoli
https://www.fondazioneprimoli.it/ o contattare info@fondazioneprimoli.it.
Alice: https://www.alicepasquini.com e info@alicepasquini.it
(Foto di Gloria Viggiani)
Presentazione del libro “Arlecchino passator scortese” di Gian Piero Jacobelli (Luca Sossella editore, 2023).
Intervengono:
Alberto Abruzzese
Corrado Bologna
Laura De Luca
Sarà presente l’autore
Debora Beronesi: soprano – Domenica Pugliese: viola – Monaldo Braconi: pianoforte
Programma
J. Brahms: Intermezzo n.° 1 op. 119 per pianoforte
J. Brahms: Zigeunerlieder (Canzoni Gitane) per voce grave e pianoforte op. 103
J. Brahms: Sonata per viola e pianoforte op. 120 n.° 2 in Mi bemolle maggiore
J. Brahms: Due Canti per contralto, viola e pianoforte
Gestillte Sehnsucht (Desiderio soddisfatto Adagio espressivo)
Geistliches Wiegenlied (Ninna nanna spirituale, Andante con moto)
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
VISIONI AUTOBIOGRAFICHE
di Patrizia Bonanzinga
Mostra
17 ottobre – 15 novembre 2024
A cura della Fondazione Primoli, in collaborazione con la Fondazione Severino e Arteficio srl
Inaugurazione
Giovedì 17 ottobre, ore 18–20.30
VISIONI AUTOBIOGRAFICHE è il titolo della prima antologica di Patrizia Bonanzinga, nella quale sarà proposta una lettura trasversale dell’archivio della celebre fotografa.
La mostra, curata dalla Fondazione Primoli, con la collaborazione della Fondazione Severino e di Arteficio srl, sarà inaugurata il prossimo 17 ottobre, alle 18, presso la Fondazione Primoli a Roma in via Zanardelli,1.
Le opere saranno esposte fino al 15 novembre, dal lunedì al venerdì 9.30-13, 14-17
L’opera di Bonanzinga è caratterizzata da due piani distinti: da una parte viene documentato il viaggio in territori sensibili, con l’intento di raccontare storie, realizzando reportage; dall’altra si indaga la relazione che intercorre tra fotografia e realtà, tra apparenza e verità, tramite la costruzione di immagini digitali tagliate, rimontate, sovrapposte o fuse tra loro. In tal modo vengono rappresentate nuove realtà: plausibilmente reali, a volte, del tutto surreali, altre volte, ingannevoli, altre ancora.
La fotografia è un linguaggio complesso, ostico quasi come quello della matematica, sebbene comprenda in sé un fascino irresistibile, quello dell’apparente semplicità dello sguardo. Come la matematica che, tra le altre cose, sollecita un istinto tanto immediato quanto magico, quello dell’intuizione.
La mostra antologica raccoglie alcune delle più significative opere tratte dai principali lavori:
– “The Road to Coal” reportage sulle miniere in Cina https://www.patriziabonanzinga.com/it/03/carbon.html
– “Time Lag” reportage sul Mozambico https://www.patriziabonanzinga.com/it/03/time-lag.html
– “Forme della Natura” https://www.patriziabonanzinga.com/it/01/boschi.html
– “Nelle mie stanze” https://www.patriziabonanzinga.com/it/01/nelle-mie-stanze.html
– “Groenlandia” https://www.patriziabonanzinga.com/it/01/groenlandia.html
– “The Big Data World” https://www.patriziabonanzinga.com/it/01/big-data-world.html
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con testi di Alberto Abruzzese e Marta Braun.
PATRIZIA BONANZINGA (Bolzano, 1954)
www.patriziabonanzinga.com
Matematica e fotografa, ha vissuto a più riprese all’estero. Nel 1995, dopo il suo trasferimento a Pechino, ha lasciato il mondo della ricerca scientifica decidendo di dedicarsi esclusivamente alla fotografia. Ha curato mostre, collaborato con autorevoli riviste e svolto corsi universitari a contratto. Le sue fotografie sono inserite nelle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, della Moscow House of Photography, del Multimedia Art Museum di Mosca, del MAXXI Roma, del Centro di Documentazione e di Formazione Ricardo Rangel di Maputo, del Ministero Affari Esteri, della Fondazione Bracco di Milano e in numerose collezioni private.
Ha collaborato, tra gli altri, con: Hermes (Parigi), Palazzo delle Esposizioni (Roma), FAI (Roma), UNICRI (Torino), Cooperazione italiana (Roma), Ministero della Giustizia (Maputo), Ambasciata di Spagna (Roma), Matteo Thun & Partnes (Milano), The Living Chapel Project, Inspired Harmony, (Connecticut, USA), Sistema Museale Medianiene, (valle dell’Aniene, Roma).
Bonanzinga è autrice di quattro libri: The Road to Coal, Hopefulmonster, Torino 2004; Ritrovi, Maschietto Editore, Firenze 2007; L’Altra Infanzia, UNICRI, Torino 2009; Time Lag, Damiani, Bologna 2011.
Orari mostra
Dal lunedì al venerdì
9.30-13, 14-17