Artigiani 96 – Installazione di Ciriaco Campus

Eventi
dal 2 Marzo 2022 al 1 Aprile 2022

a cura di Alberto Abruzzese

2 marzo – 1 aprile 2022

Inaugurazione martedì 1 marzo, ore 18

Nella biblioteca della Fondazione Primoli – luogo simbolicamente carico di funzioni e significati nel campo del pensiero e delle arti – l’artista Ciriaco Campus mette in scena Artigiani 96, un’installazione che omaggia il corpo degli artigiani come dimensione di un lavoro creativo istintivamente resistente al lavoro operaio, seriale, applicato alle macchine e alle macchine applicate al corpo della società. È la fotografia, il linguaggio scelto dall’artista per rappresentare il tramonto del lavoro manuale, così inteso, nella nascente era digitale.

È con la fotografia che viene dato un corpo, carne e abito, espressione e mansione all’artigiano, offrendo così al pubblico la possibilità di riflettere su quella inesauribile eppure socialmente esaurita pulsione vitale che ha preceduto le condizioni presenti del lavoro produttivo, macchinico e alienato, del mondo industriale e delle sue merci materiali e immateriali.

Una parte delle immagini dei lavoratori che negli anni ’90 avevano la loro attività attorno al vecchio studio dell’artista in una zona periferica di Roma, tornano così nuovamente a vivere, in questa inedita collocazione, laddove sarebbe stato più difficile immaginarselo, esposte assieme a mucchi di cervelli in terracotta, qui in risonanza e insieme contrasto con i libri che fanno da quinta all’installazione.

Il senso di questa mostra va quindi colto nella reciproca idea della Fondazione Primoli e di Ciriaco Campus di creare un inedito, inatteso incontro tra un’opera, particolarmente emblematica come Artigiani 96, e l’aura di un luogo storicamente dedicato al libro, alla sua valorizzazione e trasmissione.

Con Artigiani 96 Campus rivendica ancora una volta la sua vocazione e professione d’artista. La scelta di non arrestarsi mai nella propria ricerca, di non abbracciare forme, contenuti o materiali, ma piuttosto superarsi in altre prove sperimentali e in continui effetti di straniamento che conducono il visitatore in un altrove che non si vede.

Sottolinea il curatore della mostra Alberto Abruzzese nel testo in catalogo: ”C‘è un vissuto personale – la sua infanzia in Sardegna, già immediatamente adulta – che non lo fa essere artista locale o peggio primitivo o peggio ancora nostalgico ma tutt’altro. Entra infatti in gioco una esperienza da civiltà ancestrale, la transumanza, che è a ben vedere un andare continuo, per tornare e viceversa partire, sotto la spinta di un bisogno vitale unico, insostituibile, inalienabile…… Non può non venirci in mente che la dimensione originaria, panica e ciclica, della transumanza è forse la più vicina per vocazione alle pulsioni personali e alle metamorfosi antropologico-culturali oggi emergenti nel transumanesimo. Due parole che hanno una radice comune: la terra da cui nasce l’uomo.”

Dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17).

Ingresso libero.

L’accesso è consentito solo con la presentazione del Super Green Pass. Il Green Pass non è richiesto ai bambini al di sotto dei 12 anni e a coloro esentati dalla campagna vaccinale su base di idonea certificazione medica.

GALLERIA FOTOGRAFICA