Le vite di Dante

Giuliano Milani e Elisa Brilli presentano “Vite Nuove. Biografia e Autobiografia di Dante”

Modera: Marino Sinibaldi, giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico, da gennaio 2021 è il nuovo Presidente del Centro per il libro e la lettura.

La vita di questo autore rappresenta una sfida particolare per i ricercatori: la fonte principale d’informazione è l’opera di Dante stesso, mentre le fonti d’archivio che lo riguardano sono meno numerose e ricche rispetto a molti altri fiorentini della sua generazione. Il metodo utilizzato in questa (E. Brilli e G. Milani, Dante. Des vies nouvelles, Fayard, Paris 2021, ed. italiana Vite Nuove, Biografia e autobiografia di Dante, Carocci, Roma 2021) consiste nel separare i due tipi di testimonianze per farle dialogare meglio. Questo procedimento permette di riformulare dei quesiti classici e di avere delle nuove risposte a proposito della formazione culturale, del impegno politico e della sua memoria autobiografica di Dante. I sonetti di gioventù scambiati con Forese Donati costituiscono un eccellente campo di applicazione di questo metodo.

Informazioni pratiche: La conferenza si terrà in lingua italiana, esclusivamente in diretta streaming da palazzo Farnese

WWTT#2 Women Writers in Today’s Theatre

La lezione delle drammaturghe nel teatro contemporaneo di lingua inglese e francese.

Una serie di workshop sul teatro che le donne drammaturghe stanno creando in questi anni nei paesi di lingua inglese e francese: temi, strutture, differenza.

Diretto da MONICA CAPUANI, con VERONICA CRUCIANI

Rivolto ad attrici, drammaturghe, registe, e ad attori, drammaturghi e registi
14-16-17-18 Giugno 2021
h. 10.30-13.30 e 14.30-17.30
Ore di lavoro: Tot 24. (6 ore al giorno)

Costo: 200€
Si richiede lettera di motivazione e cv

Dopo la felice esperienza di “Insalata mist(ic)a”, il workshop che ho tenuto a Venezia nel 2019 come Maestro della Biennale Teatro, diretta da Antonio Latella, ho scoperto la portata dei laboratori come potente strumento di accesso alla drammaturgia contemporanea. I nuovi direttori Ricci e Forte mi hanno invitata di nuovo a ripetere questa felice esperienza alla Biennale Teatro 2021.

Nella mia ricerca, mi sono imbattuta nel lavoro di straordinario interesse che stanno facendo le donne nel mondo del teatro di lingua inglese, con qualche escursione nel mondo francese.

Ecco allora l’idea di una serie di workshop, di cui questo è i. #2, dopo il primo con Federica Rosellini, che in coppia con una partner significativa del mondo del teatro italiano (attrice, regista, drammaturga), andrà a esplorare le opere di alcune di queste rivoluzionarie autrici teatrali.

Insieme a Veronica Cruciani, che in questi ultimi anni ha diretto molti testi con una particolare attenzione al mondo delle donne, abbiamo deciso di dedicare questo secondo workshop della serie WWTT a quattro testi di quattro autrici molto significative: Caryl Churchill (UK), Sarah Ruhl (USA), Marina Carr (Irlanda) e Nathalie Fillion (Francia). Abbiamo selezionato scene di testi da me tradotti in questi anni e ritenuti significativi per il lavoro di direzione che svolge Veronica Cruciani. La mattina di ogni giornata parlerò dell’autrice e della sua produzione drammaturgica e chiederemo alle partecipanti di leggere a prima vista alcune scene del testo scelto, ponendosi in maniera critica rispetto alla traduzione e alla scrittura, come in una prova a tavolino. Nel pomeriggio Veronica Cruciani farà un lavoro di regia e di direzione più approfondito, e chiederà ai partecipanti di recitare quelle scene cercando di coglierne i temi, le ragioni, le motivazioni.

Monica Capuani

BIO

MONICA CAPUANI

Nata a Roma, si è laureata in Letteratura Italiana all’Università di Roma “La Sapienza” presso la cattedra di Alberto Asor Rosa con una tesi su Il Corbaccio di Giovanni Boccaccio, relatrice Maria Serena Sapegno. Per vent’anni ha svolto un’intensa attività come giornalista freelance, all’inizio su L’Espresso di Claudio Rinaldi, poi anche sulle più importanti testate periodiche nazionali, maschili e femminili. Ha sempre affiancato al giornalismo un’attività di traduzione letteraria dall’inglese e dal francese, e ad oggi ha al suo attivo la traduzione di una settantina di romanzi per le maggiori case editrici italiane. Il teatro è sempre stato un suo interesse primario, sia come giornalista sia come operatrice culturale. Qualche anno fa ha creato la casa editrice Reading Theatre, che in tre anni ha pubblicato 17 testi teatrali stranieri contemporanei inediti in Italia e un manuale sull’emissione della voce. Ad oggi, ha al suo attivo la traduzione di 135 testi teatrali, molti dei quali prodotti o in fase di produzione nei teatri di molte città d’Italia. Per due anni ha organizzato per l’Istituto Italiano di Cultura di Londra “Contemporary”, un ciclo di incontri tra teatranti italiani e inglesi, e nel 2018 è stata direttore artistico della prima edizione dell’Italian Theatre Festival al Print Room at the Coronet di Notting Hill. Da qualche anno, ha scelto il teatro a tempo pieno in un ruolo pionieristico: “scout, traduttrice e promotrice teatrale”. Perché i testi li sceglie, li traduce e cerca di suscitarne produzioni, in Italia e all’estero.

VERONICA CRUCIANI

Veronica Cruciani è regista e attrice, diplomata alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Nel 2003 interpreta e dirige insieme ad Arturo Cirillo il monologo Le nozze di Antigone (premio Oddone Cappellino e segnalato al premio Riccione), scritto per lei da Ascanio Celestini. Nel 2004 fonda la Compagnia Veronica Cruciani, con cui conduce un’indagine sul rapporto fra memoria e drammaturgia contemporanea. Nel 2004 produce, dirige e interpreta Ballare di lavoro (storie di migrazione) di Renata Ciaravino, con Silvia Gallerano, che vince il premio Calandra. Nel 2005 produce e dirige Canzoni popolari dal libro Il mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante, con Alba Rohrwacher e Giorgio Colangeli. Nel 2008 con Il Ritorno di Sergio Pierattini, di cui è regista e produttrice, vince il Premio della Critica per il miglior testo italiano. Nel 2009 vince il premio Cavalierato Giovanile della provincia di Roma miglior talenti under 35. Nel 2011 produce e dirige La palestra di Giorgio Scianna, con Filippo Dini, Fulvio Pepe, Arianna Scommegna e Teresa Saponangelo. Nel 2012 vince il Premio Hystrio-Anct dell’Associazione nazionale dei critici italiani con la motivazione «per lo sguardo, antico e moderno al tempo stesso, con cui ha saputo leggere splendidamente luci e ombre della realtà del nostro tempo». Nel 2013 debutta al teatro Palladium con lo spettacolo Peli di Carlotta Corradi. Nel 2014 partecipa all’organizzazione del festival “Sabir festival diffuso delle culture mediterranee a Lampedusa”, insieme al direttore artistico Ascanio Celestini. Dirige un laboratorio teatrale con i ragazzi della Compagnia “Cantieri Meticci”. Nel 2015 firma la regia di Preamleto di Michele Santeramo, con Massimo Foschi, Manuela Mandracchia e Michele Sinisi, prodotto dal Teatro di Roma. Nello stesso anno 2015, debutta con Due donne che ballano di Josep Maria Benet y Jornet, con Maria Paiato e Arianna Scommegna, prodotto dal Teatro Carcano di Milano. Nel 2017 firma la regia de La Bottega del caffè di R.W. Fassbinder, prodotto dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia. Nello stesso anno 2017, debutta con Accabadora di Carlotta Corradi tratto dal romanzo di Michela Murgia, con Monica Piseddu e poi con Anna della Rosa, prodotto da Compagnia Veronica Cruciani, Teatro Donizetti di Bergamo, CrAnPi e TPE. Nel 2017 firma la regia di Quasi Grazia di Marcello Fois, prodotto da Sardegna Teatro, con in scena Michela Murgia nella parte di Grazia Deledda. Nel 2018/2019 debutta con Le verità di Bakersfield di Stephen Sachs, con Marina Massironi e Giovanni Franzoni, prodotto da Nidi di Ragno e Sara Novarese. La sua ultima regia è del 2020: Tina e Alfonsina di Claudio Fava, con Francesca Ciocchetti e Aglaia Mora, prodotto dal Teatro Stabile di Catania. Molto attenta alla formazione dell’attore, ha insegnato recitazione e regia alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, Teatro nazionale di Roma, Officina delle arti Pier Paolo Pasolini della Regione Lazio, Accademia Padiglione Ludwig, Step Brancaccio. Dal 2013 al 2019 è stata direttrice artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo del Comune di Roma.

Vent’anni dopo

Conferenza di Giuliano Milani
(Université Gustave Eiffel, Paris-Est)

Conferenza conclusiva del ciclo Lectures méditerranéennes sul tema “Gli insulti del giovane Dante: poesia e politica a Firenze.”
Conferenza in diretta streaming, in lingua italiana
Intorno al 1315, quando Dante termina la seconda cantica della sua Commedia, tutto è cambiato. Forese è morto da molto tempo. Dante è esule dalla sua città dal 1302. In quella cantica mette in scena un incontro affettuoso con il suo vecchio vicino defunto sulla montagna del Purgatorio, in un luogo nel quale le anime scontano il peccato di gola. Con questo racconto, Dante ridefinisce la sua posizione rispetto all’antica polemica che li aveva opposti, all’impegno politico che ne era all’origine e più globalmente alla città di Firenze e ai valori che la caratterizzano.

In partenariato con : Ambasciata di Francia in Italia – Palazzo Farnese, Institut français Italia, École française de Rome, Institut français – Centre Saint-Louis e Fondazione Primoli
Con il patrocinio della Casa di Dante in Roma

Insulti e politica

Conferenza di Giuliano Milani
(Université Gustave Eiffel, Paris-Est)

3a conferenza del ciclo Lectures méditerranéennes

La conferenza si terrà in lingua italiana, e in modalità ibrida,
 In presenza: presso l’Institut français – Centre Saint-Louis (largo Toniolo, 22) nei limiti dei posti disponibili – ingresso libero, seguendo il protocollo Covid.

In diretta streaming

Enrico IV: segreti di un sovrano

Conferenza di Jean-Paul Desprat

Conferenza online in lingua francese promossa dall’ Institut français Centre Saint-Louis

Con l’irruzione del calvinismo, il Regno di Francia è scosso dalle Guerre di religione (1562-1598), conflitto spietato tra cattolici e protestanti. Enrico IV riesce a concluderli con l’Editto di Nantes del 30 aprile 1598, distinguendo il soggetto politico dal credente, e ponendo le basi della laicità. Cresciuto in un ambiente protestante, Enrico IV si converte al cattolicesimo nel 1593, senza riferirlo a Roma. Lo fa con l’aiuto di vescovi cattolici gallicani che non vedrebbero male una rottura tra la Francia ed il papato, in modo da instaurare una chiesa scismatica, sul modello dell’Inghilterra. Nel frattempo, il re riuscirà a riconquistare il papa ed a ridare alla Francia il suo ruolo di figlia prediletta della Chiesa. Quali motivi hanno permesso ad Enrico IV di riconciliarsi con Roma?

Lo storico Jean-Paul Desprat, autore della biografia Henri IV : roi de cœur (Tallandier, 2018), ritornerà sulla considerazione di questa pagina immancabile della storia di Francia, attribuendo il successo del sovrano al suo carattere misericordioso ed alla sua favorevole disposizione verso il perdono.
Moderatrice: Prof.ssa Letizia Norci Cagiano de Azevedo, Direttrice della Fondazione Primoli.

Abbastanza straniero per visitare Roma, abbastanza romano per capirla

Memorie di Roma (1871-1879)

A cura di Ludovica Cirrincione d’Amelio e Valeria Petitto. 364 p.

Sarò bella e vincente

Le lettere di Eleonora Duse al conte Giuseppe Primoli

 L-242 p., 16 tavv.

Non solo Madame Bovary

Flaubert e i suoi personaggi

x-134 p.

Fiori d’Arte dall’abisso

Saggi, letture, note su Baudelaire

xlvi-154 p.

Il mistero Stendhal

Saggi, note, confronti

xii-212 p.

Un verso di Racine

x-150 p.

Mémoires. 1851-1871

Testo inedito integrale

 xxxvi-584 p.