Recensioni/Un libro ritrovato

Alexandre Marc, Civilisation en sursis, Europe terre décisive, L’Europe dans le monde, Roma, Tab edizioni, 2021
A vent’anni dalla morte di Alexandre Marc (Odessa 1904-Vence 2000), studioso, filosofo e militante federalista europeo, un gruppo di ex allievi e amici ha preso l’iniziativa di ridare alle stampe le tre opere fondanti della sua vastissima produzione: Civilisation en sursis (1955), Europe terre décisive (1959) e L’Europe dans le monde (1965), pubblicazioni difficilmente reperibili nelle biblioteche.
Le analisi di Alexandre Marc sulla società contemporanea e sulle istituzioni dell’Unione europea che cominciavano a prendere forma, sono di una attualità straordinaria; questo a conferma delle sue non comuni capacità di intuito e di sistematizzazione culturale degli avvenimenti politici del secolo scorso. Non è un caso che Alexandre Marc abbia riconosciuto al federalismo globale un ruolo metodologico per la prevenzione e la regolamentazione dei conflitti, oltre che l’introduzione in Europa di nuove istituzioni quali il minimo sociale garantito e il servizio civile universale.
Maria Teresa Di Bella Ruta
17 luglio 2022
Patrizia Fassio, Ragnatele. Un caso per Natalia Solari, vicequestore, Damster edizioni, 2022.
Un’altra commissaria e un’altra vicequestore?
Sì (e bisognerebbe capire perché così tante…), ma giallo molto particolare e affascinante per varie ragioni. La prima e più importante è la complessità della protagonista, una specie di poliziotta riflessiva e dolorante, capace di rapporti molto aperti con i suoi collaboratori, ma anche autorevole e decisa, una donna che si affida al suo istinto ma ragiona incessantemente per connettere dettagli pratici e intuizioni. Ma soprattutto una donna che si porta dentro nodi irrisolti che ne attraversano la quotidianità e le tolgono ogni possibilità di una vita piena. Il testo è costruito con grande abilità per tenere insieme i livelli diversi della riflessione della protagonista, concentrata sul caso da risolvere ma continuamente preda dell’emergere di emozioni altre, rappresentate con grande sapienza linguistica e un dialogo fitto e avvolgente. Quando il mistero si scioglie e il caso (in realtà due casi) è risolto, ci chiediamo cosa avverrà dopo della protagonista: un bel romanzo, giallo ma non solo….
Roberto Antonelli
31 maggio 2022
UN LIBRO RITROVATO
CLASSICI DA RILEGGERE

Andrea Camilleri, La rivoluzione della luna, Sellerio, 2013.
In un’epoca in cui la politica si muove a rilento e non riesce a concretizzare soluzioni efficaci, e in cui ripetutamente si suggerisce di dare più potere alle donne, questo libro meno conosciuto di Andrea Camilleri appare di grande attualità benché ambientato durante il Vice regno di Sicilia, in pieno XVII secolo.
Il Viceré muore improvvisamente e, per testamento, lascia alla vedova, la bellissima donna Eleonora di Mora, il governo di un paese dove regnano soprusi e corruzione, a partire proprio dai membri del Sacro Regio Consiglio.
Nel giro di ventotto giorni – il tempo che impiega la luna per fare la sua rivoluzione intorno alla terra – la viceregina rimette molte cose a posto, cominciando con la sostituzione dei funzionari corrotti con altri perfettamente onesti.
La lotta tra bene e male sarà molto impegnativa, come una difficile partita a scacchi dove, a ogni perfida mossa, donna Eleonora risponde con meditati contraccolpi, senza mai perdere il controllo della situazione.
Pur trattandosi di una severa opera di denuncia, il libro è di piacevolissima lettura grazie all’incalzare di colpi di scena e all’umorismo che tocca il suo culmine nello spagnolo parlato da donna Eleonora, esilarante e improbabile quanto il siciliano di Camilleri.
Letizia Norci Cagiano de Azevedo
20 giugno 2022