Colloque international


Presentazione dei due libri
I martiri ignorati
Wann-Chlore
Traduzione e cura di Mariolina Bertini
introduzione di Alessandra Ginzburg
(Edizioni Clichy)
Intervengono
Francesco Spandri
Agnese Silvestri
Saranno presenti
Mariolina Bertini
Alessandra Ginzburg

Presentazione del libro
Giulio Aristide Sartorio. Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis, a cura di Cecilia Gibellini.
Intervengono
Riccardo D’Anna
Stefania Frezzotti
Michela Sartorio Romani
Sarà presente la curatrice.

Riflessioni a un secolo dalla “Marcia su Roma”
Saluti istituzionali:
Roberto Antonelli , Presidente della Fondazione Primoli
Alessandro Giacone, Vicepresidente dell’Associazione Italiques
Miguel Gotor, Assessore alla cultura del Comune di Roma
Tavola rotonda moderata da Corrado Augias
con la partecipazione di Antonio Bechelloni, Paolo Carile, Patrizia Dogliani, Alberto Toscano.
In occasione dell’uscita dei volumi:
Alberto Toscano, Mussolini, “un homme à nous”. La France et la marche sur Rome,
Armand Colin, Parigi 2022.
Sergio Carile, Journal de guerre : entre la Lunigiana et la Garfagnana, à travers la Ligne gothique, a cura di Paolo Carile, prefazione di François-Xavier Cuche, Weyrich, Bruxelles 2022.
Patrizia Dogliani, Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, n.e. Utet-De Agostini, 2022 (ed. francese: UGA Éditions, Grenoble 2020).
Antonio Bechelloni, Vittorio Foa, note per una biografia, Raineri Vivaldelli, Torino, 2020.
Costanza Stefanori, a cura di, L’Italia del Père-Lachaise. Vite straordinarie degli italiani di Francia e dei francesi d’Italia, Skira, Milano 2020.
Presentazione del libro « Bellini » di Fabrizio Della Seta
Intervengono
Gloria Staffieri
Fabrizio Della Seta
Fabrizio Della Seta, professore emerito del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università di Pavia, Cremona, è condirettore della « Edizione critica delle opere di Vincenzo Bellini » (Milano, Ricordi), presidente del Comitato scientifico della Fondazione Bellini-Centro Studi Belliniani di Catania e presidente della « Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani ». Ha curato edizioni di opere di Verdi (La traviata, 1997), Rossini (Adina, 2000) e Bellini (I Puritani, 2013, premio Claude V. Palisca 2014 della American Musicological Society per la migliore edizione critica). Tra le sue numerose pubblicazioni, che coprono la storia della musica dal Tre al Novecento, si ricordano: Italia e Francia nell’Ottocento (Torino, EDT, 1993), Beethoven: Sinfonia Eroica. Una guida (Roma, Carocci, 2004), « .. non senza pazzia ». Prospettive sul teatro musicale (Carocci, 2008; anche in inglese: Not without Madness: Perspectives on Opera, Chicago, University of Chicago Press, 2013), Bellini (Milano, il Saggiatore, 2022).
Gloria Staffieri è autrice di numerosi saggi incentrati prevalentemente sul teatro musicale dei secoli XVII -XIX, con particolare riguardo allo studio dei fenomeni di transfert culturale e d’interrelazione tra opera francese e opera italiana. Tra le sue pubblicazioni: Colligite Fragmenta. La vita musicale a Roma negli Avvisi Marescotti (Lucca, LIM, 1991); Musicare la Storia. Il giovane Verdi e il grand opéra (Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2017; Premio internazionale Rotary Club Parma); Un teatro tutto cantato. Introduzione all’opera italiana (Roma, Carocci, 2012, 202111); L’opera italiana, I, Dalle origini alle riforme del secolo dei Lumi (1590-1790) (ivi, 2014, 20222) e, recentissimo, L’opera italiana, II, Dalle origini alle riforme del secolo dei Lumi (1590-1790) (ivi, 2022).
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Introduce e modera Roberto Antonelli.
Intervengono Giovanna Melandri e Marco d’Eramo.
Sarà presente l’Autore.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
E’ vivamente consigliato l’uso della mascherina.

Ciclo di quattro conferenze della professoressa Claudia Moatti (Université Paris 8 e University of Southern California, Los Angeles)
Per la sesta edizione delle « Lectures méditerranéennes » a Roma, l’École française de Rome invita Claudia Moatti, professoressa emerita di storia romana presso l’Université Paris 8 e professoressa all’University of Southern California (Los Angeles).
Le sue quattro conferenze, il 3, 10, 17 e 24 ottobre 2022, verteranno su Dalla res publica alla repubblica: tra antichità e modernità.
Questa serie di conferenze proporrà un approccio alla « cosa pubblica » o res publica attraverso il linguaggio. Le lingue veicolano visioni diverse del mondo, che le traduzioni il più delle volte non riescono a esprimere; ma ognuna di esse è anche attraversata, almeno in alcuni momenti, da conflitti di senso difficili da percepire per la straordinaria continuità delle parole della politica e per la copertura di questi conflitti da parte delle narrazioni dominanti. Cercheremo quindi di portare alla luce le tensioni tra continuità e discontinuità, tra conflitti di significato e questioni concrete, per comprendere meglio la loro storicità.
Affronteremo quattro questioni al centro della nostra contemporaneità, cercando di vedere quali nozioni e pratiche antiche, e più specificamente romane, e la loro riformulazione in alcuni periodi successivi, ci permettono di capire il nostro tempo.
Ciclo organizzato dall’École française de Rome in partenariato con l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut français Italia, il Museo Nazionale Romano, la Fondazione Primoli e l’Institut français – Centre Saint-Louis.
Le conferenze si terranno in lingua francese con traduzione simultanea in italiano.
Claudia Moatti, già allieva dell’École normale supérieure, membro dell’École française de Rome e dell’Institut universitaire de France, è professoressa emerita presso l’Université Paris 8, e Professor of Classics and Roman Law presso la University of Southern California (Los Angeles).
Claudia Moatti ha studiato le trasformazioni intelletuali alla fine della Repubblica romana (La raison de Rome, Paris, Seuil, 1997), gli archivi dello Stato romano (Archives et partage de la terre dans le monde romain, 1993) e ha diretto un programma internazionale sul controllo degli uomini e dei territori nel Mediterraneo (La mobilité des personnes en Méditerranée, de l’Antiquité à l’époque moderne. Procédures de contrôle et documents d’identification, tre volumi pubblicati nel 2004-2007-2009). Il suo ultimo libro (Res publica, Parigi, Fayard 2018) analizza il processo di formalizzazione della « cosa pubblica » a Roma, dalla Repubblica all’Impero.
Le sue attuali ricerche si concentrano anche sull’esperienza della mobilità nel mondo romano.

LUNEDì 3 OTTOBRE 2022
Ambasciata di Francia in Italia, Palazzo Farnese
18.30 – 20
Prenotazione obbligatoria per la conferenza inaugurale entro il 28 settembre tramite il formulario online →
LUNEDì 10 OTTOBRE 2022
Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps
18 – 19.30
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online
LUNEDì 17 OTTOBRE 2022
Fondazione Primoli
17.30 – 19
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata tramite il formulario online
Introduce: Prof Roberto Antonelli
Discussant: Fabio Castriota
Intervengono:
Daria Galateria : I sogni di Proust nei Quaderni Preparatori
Marina Breccia: I ritmi fuori tempo della mancanza « Je viens de commencer-et de finir- tout un long livre »
Alberto Beretta Anguissola: Proust e la guerra
Andrea Baldassarro: Proust prima di Proust. I giorni del piacere e dell’indifferenza



La FONDAZIONE PRIMOLI ospita il ciclo di talk dedicato al rapporto tra design e artigianato introdotti da Nicola Di Battista, giornalista, architetto e docente, direttore de L’architetto e già direttore di Domus.
– 29 settembre ore 17:00
Marta Laudani – “Architettura degli interni e artigianato”,
– 6 ottobre ore 17:00
Lorenzo Damiani – “Una maniera di lavorare tra design e artigianato”.
– 18 ottobre ore 17:00
Domitilla Dardi – “La scommessa di Edit Napoli”.
Nei giorni dei talk, la mostra presso Colli Independent Art Gallery sarà aperta fino alle ore 21:00.
GALLERIA FOTOGRAFICA (foto di Tassiana Rovai)
















Il vernissage di giovedì 7 Luglio rappresenta l’ultima tappa di questo viaggio nell’arte urbana che la Fondazione Primoli ha intrapreso insieme a quattro artisti romani: Warios, Elia 900, 13 Truth e Dodici.
Nella mostra collettiva saranno esposte le opere dei quattro artisti riuniti in questa occasione per raccontare un percorso che ha radici comuni, ma risultati molto differenti tra di loro. Ciascuno di loro, infatti, ha continuato a coltivare le inclinazioni già emerse in passato con i graffiti, per poi perfezionare tecniche e stili che oggi sono testimonianza della loro evoluzione in campo artistico.
Durante gli aperitivi che si sono svolti nel mese di giugno, il pubblico è stato invitato a conoscere singolarmente gli artisti, mentre realizzavano una tra le opere che saranno esposte nella mostra. Il tema scelto per questi incontri è il rapporto con la loro città, Roma.
L’opportunità di accorciare la distanza tra artista e pubblico ha generato un dialogo tra persone di diverse generazioni e culture, che si sono confrontate sul modo di creare, interpretare, vivere ed esprimere l’arte. Uno scambio che ha avvicinato ed ha arricchito entrambe le parti; poiché gli artisti si sono mostrati in una situazione più intima, mentre il pubblico è stato testimone del processo creativo di un’opera d’arte.
Nel live painting Warios ha rispettato la sua natura di calligrafo: il pubblico ha potuto seguire con lo sguardo il pennello che si muoveva sulla tela, tracciando, con precisione quasi chirurgica, una citazione che è un omaggio alla città eterna. Come una formula magica, infatti, RomAmor è formato dalla parola Roma e dalla sua speculare Amor, che significa assente dalla morte.
Elia 900 ha scelto di sottolineare la sua passione per geometrie utilizzando come tecnica la linoleografia. Nelle sue opere l’omaggio a Roma è presente nei calchi presi direttamente dai tombini, dalle geometrie che richiamano le architetture dei palazzi romani e dai pattern dei tessuti impiegati, che sembrano fondersi con le copertine della biblioteca Primoli.
Le icone di 13 Truth hanno preso forma sulla tela con istinto e naturalezza, quasi ispirati dalla sala nella quale l’artista ha dipinto. I due volti classici ritratti in un vivido rosso sgocciolante, sono forse stati ripresi dalle statue della terrazza, oppure da qualche litografia appesa alle pareti della Fondazione.
Dodici ha riportato la sua esperienza personale, raccontando le emozioni che lui stesso vive nella città natale ad ogni suo ritorno. Questa volta, i consueti personaggi fanno posto ad un nuovo soggetto ed una nuova sfida: il pubblico è invitato ad immedesimarsi in sentimenti così universali, da essere comuni anche tra gli animali.
Vernissage
Giovedì 7 luglio 2022 alle 18.30
Mostra
Dall’8 al 21 luglio 2022
Lunedì-Venerdì
Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17






















